Ricetta Agnolotti del Plin

Andrea Larossa By Andrea Larossa

La ricetta degli agnolotti del plin possiamo considerarla sicuramente tra quella dei piatti più importanti della tradizione piemontese, le origini sono molto antiche e probabilmente per questo abbastanza incerte.

Diverse varianti compongono la ricetta per il il ripieno, che prevede diverse tipologie di carni e verdure,

di sicuro la forma da certezza, in quanto il fatidico “pizzicotto” da il nome alla tipica forma. “ Plin ”

che in dialetto Piemontese, in particolare nella zona delle Langhe, Roero e Monferrato significa pizzicotto, da il nome al raviolo che viene pizzicato con le dita proprio per racchiudere il ripieno.

La mia ricetta degli agnolotti del plin nasce dallo studio della tradizione,

aggiungendo il mio tocco di gusto sia sul ripieno che sulla sfoglia.

In passato nella ricetta era usanza servire gli agnolotti “al tovagliolo”: dopo averli cotti e scolati, venivano posati all’interno di un tovagliolo, così che non perdessero morbidezza.

Venivano, poi, consumati senza condimento, per esaltare il gusto del ripieno.

Solo a volte gli agnolotti del plin si accompagnavano a un brodo leggero, servito a parte in una tazza, oppure con del vino rosso.

Nella ricetta più antica il ripieno prevedeva noce di manzo e cervella di vitello, unite a cipolla e parmigiano.

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Ingredienti per 4 persone :

Preparazione per il ripieno :

  • 400 g di cappello del prete
  • 400 g di costine di maiale
  • 300 g di polpa di coniglio
  • 3 tuorli d’uovo
  • 150 g di parmigiano reggiano 12/24 mesi grattugiato
  • 1 kg di scarola
  • 3 l di brodo di manzo

Procedimento della ricetta :

ecco la ricetta degli agnolotti del plin – fate molta attenzione

Salare abbondantemente i pezzi di carne e rosolarli in una padella con olio di semi di girasole a fuoco vivo, in una o più teglie da forno,

inserire i pezzi di carne coprendo con il brodo di manzo coprendole con dell’alluminio sigillando bene.

Preriscaldare il forno a 200° c

inserire le teglie e cuocere per 2 ore, al termine capovolgere i pezzi di carne e aggiungere se necessario il brodo, cuocere per altre 2 ore fino a completa cottura della carne.

Al termine della cottura, recuperare i succhi rimasti nelle teglie e in una casseruola far stufare la scarola.

Una volta che il tutto sarà cotto, disossare le costine e tritare tutta la carne finemente o passare il tutto al tritacarne.

Unire la scarola ben scolata e tritata, inserire i tuorli d’uovo e il parmigiano e amalgamare fino a creare una farcia omogenea, se serve aggiustare di sale.

Ora continuiamo con la creazione degli agnolotti del plin

Preparazione per la sfoglia :

  • 1 kg di farina 00
  • 30 tuorli d’uovo pasta gialla
  • 10 g di sale fino
Preparazione della ricetta degli agnolotti del Plin

Preparazione:

In una impastatrice inserire prima i tuorli e il sale e poi la farina, azionare l’impastatrice fino a creare un impasto omogeneo.

Rivestire l’impasto con della pellicola alimentare e farlo riposare in frigorifero per almeno 1 ora.

Ricetta per la creazione degli agnolotti del plin:

Stendere la pasta formando una sfoglia abbastanza sottile, disporre a circa 3/4 cm dal margine inferiore della sfoglia,

la farcia in quantità molto simili, lasciando uno spazio di circa 2/3 cm una dall’altra, prendere il margine della sfoglia e rivoltarlo sopra la farcia attaccandola sulla sfoglia.

Sigillare bene e iniziare a pizzicare con pollice e indice la sfoglia più vicino possibile alla farcia.

Con una rotella dentellata tagliare per lungo la sfoglia vicino agli agnolotti e successivamente tagliare gli agnolotti del plin facendo combaciare il punto del pizzico con la sfoglia sottostante.

Come servire il piatto: io li servo gli agnolotti del plin con un emulsione di burro e fondo di vitello,

ma potete anche servirlo semplicemente con una emulsione di burro e acqua e se vi piace aromatizzate con erbe aromatiche.

Agnolotti del plin come condirli

I ravioli del plin sono una deliziosa specialità piemontese a base di pasta fresca ripiena di carne o verdure.

Per condirli al meglio, si possono utilizzare salse come il burro fuso e salvia, il sugo di pomodoro, o la salsa al formaggio.

Un’altra opzione è quella di aggiungere del parmigiano grattugiato e del pepe nero appena macinato.

Per un tocco di sapore in più, si possono anche aggiungere delle spezie come la noce moscata o il timo.

Inoltre, è possibile abbinare i ravioli del plin con del vino rosso della zona del Piemonte, come il Barbera o il Barolo.

In ogni caso, i ravioli del plin sono una pietanza versatile e deliziosa che si presta a molti abbinamenti e condimenti diversi.

Un po’ di storia degli agnolotti del plin

Gli agnolotti del plin (o ravioli) hanno una lunga storia alle spalle, che risale alle antiche tradizioni culinarie del Piemonte.

La loro origine è legata alla cucina contadina, in cui si utilizzavano ingredienti semplici e a disposizione per creare piatti gustosi e nutrienti.

La loro forma caratteristica, che ricorda quella di una piccola perla, deriva dal termine “plin”, che in dialetto piemontese significa “pizzicare”.

Infatti, per creare i ravioli del plin, si utilizzano le dita per “pizzicare” la pasta fresca intorno al ripieno, formando così le piccole perline.

La ricetta originale degli agnolotti prevedeva l’utilizzo di carne di vitello, maiale e manzo, aromi e spezie, ma nel corso del tempo sono state create diverse varianti, come quella con il ripieno di formaggio o di verdure.

Gli agnolotti del plin sono diventati famosi in tutta Italia e nel mondo, diventando un simbolo della cucina piemontese e un piatto tipico della zona del Monferrato, in particolare della provincia di Asti.

Oggi sono serviti in molti ristoranti locali e sono spesso presenti in occasione di sagre e feste paesane.

Inoltre, essendo un piatto tradizionale, i ravioli del plin sono stati inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) della Regione Piemonte, riconosciuti per la loro qualità e originalità.

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